A poche centinaia di metri in linea d’aria e a qualche chilometro d’Aurelia dal centro di Ladìspolì a confine con l’Oasi Wwf del Parco di Palo, il castello Odescalchi e l’hotel Relais&Chateau “La Posta Vecchia” si staglia in un mare di verde, su un’estensione di 120 ettari, il comprensorio Marina di S. Nicola.
Marina di S. Nicola ha come proprio “cavallo di battaglia” la enorme ricchezza di verde. A conferma di ciò, il dato statistico che la vede attestata ai primissimi posti nella graduatoria delle località italiane con il più alto rapporto verde-cemento.
In effetti, entrando nel comprensorio consortile, al km, 34,500 della strada statale, la prima impressione che si registra è quella certamente positiva dell’impatto con il verde, sia esso pubblico che privato: una infinità di alberi, siepi e piante d’ogni specie tendono a nascondere quasi ovunque una miriade di villette, costruite e distribuite con criteri d’intelligenza e razionalità sui circa 14 chilometri di strade che si snodano all’interno del comprensorio. Staccionate alla romana (e non muri) come recinzioni e l’assenza di marciapiedi completano il quadro ambientale di quella che non sembra eccessivo definire una “perla” del litorale tirrenico. Una vera oasi per chi, abbandonato il caos della grande città, vi giunge affaticato e stressato dopo una settimana di intenso lavoro per trascorrere un tranquillo e spensierato week-end.
Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di "Monteroni" (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.C., in maggioranza oggi scomparse) e di "Vaccina" (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia (VII-VI secolo a.C., probabilmente pertinenti ad un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C.