Sono regista d'opera lirica e mi sono innamorata di Stintino la prima volta che sono venuta qui, a 18 anni. Da allora è passato il tempo ma non l'amore per un posto incantato. Appena ho potuto, ho comprato questa casa, che rende felice me e, con me, la mia famiglia, i miei amici più cari, che ospito ogni anno, e mio figlio, che ha 24 anni e che ci viene da quando era piccolo. Il bello è che a Stintino stanno bene, allo stesso modo, sia i grandi che i ragazzi, per non parlare dei bambini, che trovano qui una libertà ormai impossibile altrove . Mandarli da soli al negozietto a compare il pane o lasciarli liberi di scendere in piazza a giocare è per loro un'esperienza di valore inestimabile. E quando mio figlio è stato un po' più grande, lasciarlo scorrazzare a piedi, senza doverlo andare a riprendere in macchina la notte, è stata un vera liberazione, e una vacanza vera, per lui e per noi.
Amo viaggiare e ho vissuto sia in California che a Firenze che a Londra, ma non c'è estate che non mi ritrovi qui, sui tetti di Stintino, a rigenerarmi, a sguazzare e a crogiolarmi al sole delle spiagge bianche delle Saline, nel verde della Pelosa, a piedi lungo i sentieri aspri del Mare di Fuori o nella verde macchia dell'Asinara. E lasciare la macchina per il gommone, scendere le scale per un caffè e due chiacchiere in paese è un lusso a cui non posso rinunciare. Per questo ho voluto la casa nel cuore del paese, per poter finalmente uscire senza auto e respirare, almeno una volta all'anno, ad un ritmo normale, senza wifi, senza televisione, ritrovare gli amici, gli affetti, la dimensione ideale.